In Lessinia ci sono numerosi sentieri da percorrere, oggi percorriamo il sentiero al Corno d’Aquilio con sosta alla Spluga della Preta ed alla Grotta del Ciabattino, entrambe meraviglie da esplorare sia dal punto di vista geologico che paleontologico.
Dove siamo
Questo percorso fa parte del Parco naturale regionale dei Monti Lessini che avevamo già esplorato nel sentiero del Ponte Veja, gironzolando anche per i suoi dintorni.
Il sentiero da Tommasi al Corno d’Aquilio
Per il nostro sentiero partiamo da Coste/Tommasi, dove lasciamo l’auto al parcheggio. Iniziamo a salire a piedi. Dapprima la salita sembra impegnativa ma poi è quasi tutto pianeggiante per cui ottimo anche per i più piccoli. La strada è inoltre asfaltata in parte.

Dopo circa 5 km si raggiunge l’apice dei tornanti e si gira a sinistra salendo verso il Corno d’Aquilio. Sulla via ci si può fermare a vedere la grotta della Spluga della Preta, mentre proseguendo si arriva alla Malga Preta di sotto da dove parte il sentiero per la Grotta del Ciabattino e poi si sale verso la croce del Corno d’aquilio. In tutto l’escursione in andata e ritorno è di circa 14 km.

Per organizzarlo al meglio vi lascio anche la traccia gpx su Komoot così potete scaricarla. Un bel giro da fare anche in bicicletta a pedalata assistita.
Cosa vedrai lungo il percorso
Spluga della Preta
La Spluga della Preta è una grotta di origine carsica che troverete salendo verso la Malga. La vedrete perché è recintata ed inaccessibile per la sua pericolosità. A tutti i fatti è un buco profondo 877 metri. In geologia si definisce infatti abisso. Fu scoperta anticamente dai popoli Cimbri ma nei giorni attuali si deve la spedizione ai tempi Mussoliniani in cui la grotta fu nominata “Abisso Benito Mussolini” per essere stata esplorata su suo ordine ed essere considerata la cavità più profonda della terra. Successivamente ne fu scoperta un’altra sui Pirenei più profonda per cui perse questo primato. Da oltre 60 anni questo abisso è uno dei più frequentati dagli speleologi di tutto il mondo.

Grotta del Ciabattino
Arrivati a Malga Preta di sotto, troverete un sentiero per la Grotta del Ciabattino. Una tipica grotta fredda che in primavera e inverno presenta stalattiti e stalagmiti.



Si può entrare, anche se noi (in estate) abbiamo trovato l’imbocco ricco di vegetazione. Con una torcia l’avremmo sicuramente vista meglio, ma ugualmente si nota il soffitto fatto di lastre rosse al contrario del resto della grotta in pietra calcarea. All’interno ci sono inoltre molte ammoniti, fossili calcarei di un lontano passato in cui queste rocce erano atolli marini.
Perché si chiama Grotta del Ciabattino?
Lo sbalzo termico tra l’esterno e l’interno della grotta crea spesso una nebbiolina nei pressi dell’ingresso della grotta. Le leggende raccontano che un ciabattino che pascolava le pecore sulla montagna, ed in una notte di luna piena, sorprese alcune streghe fare alcuni riti. Venne però scoperto e cercò di rifugiarsi nella grotta ma le streghe lo trovarono e lo trasformarono in una stalattite.
Corno d’aquilio
Dopo la grotta potrete salire fino alla croce sul Corno d’aquilio e da qui dominare la valle raggiungendo a vista anche il lago di Garda. Bellissimo il panorama e la soddisfazione della salita.



*potete fare questa escursione con i bambini ma la salita ha un dislivello ampio per cui devono essere allenati. Attualmente si può salire in auto fino al ripetitore di Monte Cornetto dove c’è un parcheggio ma spesso la strada è chiusa al traffico per cui controllate.
Dove mangiare
Noi abbiamo fatto sosta a Malga Preta di sotto e devo dire che ci è piaciuta molto. Si mangia quello che c’è ed alla stessa ora per tutti. Per cui se arrivate presto dovrete attendere il turno. Affettati e formaggi molto buoni, gnocchi di malga e grigliata. Consigliata.

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