Paphos è una città ricca di storia e bellezze naturali, facilmente raggiungibile dall’Italia con i voli Ryanair. Si trova sulla costa ovest di Cipro che in tanti definiscono “meno bella” della est ma io non sono d’accordo. Paphos ha delle bellissime spiagge nei dintorni, facilmente raggiungibili anche in bus e tante meraviglie culturali del passato. Secondo noi è una tappa imprescindibile se andate a Cipro. Ecco cosa vedere a Paphos e dintorni in un weekend.
Quanti giorni servono per visitare Paphos
La cittadina è la classica cittadina di mare con bar sulla riva, vita notturna per giovani e tanti appartamenti e hotel. Si sviluppa lungo la costa e termina in un promontorio con la Fortezza. Io vi consiglio di dedicarci almeno un giorno pieno per visitarla perché i suoi parchi archeologici meritano del tempo. Se volete aggiungerci il mare, un weekend lungo è l’ideale…magari fuori stagione visto che fino ad ottobre inoltrato la temperatura dell’isola è favorevole.
Il mare di Paphos
Paphos è famosa per le sue spiagge che però non sono direttamente di fronte alla cittadina ma nei suoi dintorni. Per esplorare al meglio la zona vi consiglio di noleggiare l’auto come abbiamo fatto noi (ricordate che la guida è al contrario), altrimenti potrete muovervi con i bus che però non sono sempre frequenti.
La prima spiaggia che non potete perdere tra le cose da vedere a Paphos e dintorni, è Petra tou Romiou, leggendario luogo di nascita di Afrodite, è un must-see. Si dice che se farai 3 giri intorno alla roccia vivrai in eterno! Sappiate che però ci sono le correnti e che ci proverete rischierete grosso! Però sul luogo potrete farvi uno scatto con la dea, grazie ad un qrcode presente sul luogo e godervi anche la spiaggia. Sappiate che non è attrezzata e che l’acqua qui è un po’ freddina causa correnti.
Spostatevi poi a Coral Bay, una delle spiagge più popolari di Paphos e dintorni, famosa per le sue acque calme e cristalline, ideali per nuotare e fare snorkeling. La spiaggia è attrezzata con ombrelloni, lettini e numerosi bar e ristoranti. Oppure scegliete la vicina Lara Bay, una spiaggia incontaminata, protetta e frequentata dalle tartarughe marine che qui depongono le uova. L’accesso qui è limitato e sono previste delle regole da rispettare per preservare questo fragile ecosistema, per cui informatevi prima presso l’ufficio turistico o prenotate un’escursione guidata in quad (davvero suggestiva).
Tra le escursioni da fare da Paphos vi consiglio anche la Penisola di Akamas e Laguna Blu: un’insenatura con acque cristalline e un fondale basso, ideale per lo snorkeling. Una delle spiagge più belle di Cipro ovest.
Cosa vedere nel centro storico di Paphos
Il centro storico di Paphos è un vero e proprio museo a cielo aperto. Qui potrai ammirare le Tombe dei Re, antiche necropoli scavate nella roccia, il Parco Archeologico di Kato Paphos, con i suoi mosaici romani e le rovine di antiche ville, e il Castello di Paphos, che offre una vista panoramica sulla città.
Il parco archeologico
Il parco archeologico si trova di fronte ad un grande parcheggio dove potrete lasciare l’auto. Potrete acquistare i biglietti in sede al costo di 4.50 euro adulti e gratuiti fino ai 18 anni. Il parco è all’aperto e ha dei percorsi segnalati. Il tempo di visita è di almeno 2 ore poi dovete aggiungere le tombe dei re che sono esterne alla città e la fortezza. Quindi mezza giornata vi serve tutta.
Si ritiene che Nea Paphos sia stata fondata nel IV secolo a.C. da Nicocle, l’ultimo re della vicina Palaia Paphos, l’attuale Kouklia (20 km da qui). L’assetto urbano della città venne definito subito dopo la sua fondazione, insieme alle mura di cui oggi rimangono solo alcune tracce. Nea Paphos divenne un importante centro commerciale nel Mediterraneo e, con la conquista romana nel 58 a.C., acquisì ulteriore rilevanza. Tuttavia, la città subì gravi danni a causa dei terremoti del IV secolo d.C. Durante le incursioni arabe del VII secolo, fu fortificata dai Bizantini con la costruzione della fortezza di Saranta Kolones e successivamente dai Lusignano con il castello sul porto, ma nonostante questi sforzi, iniziò un periodo di declino progressivo.
Nel nostro itinerario tra le cose da vedere a Paphos e dintorni, partiamo dalla visita alle case di Aion, Teseo e Orfeo (3,4,5 sulla mappa). La particolarità di queste reperti sta nella magnificenza dei Mosaici rinvenuti e perfettamente conservati. Ogni mosaico è accompagnato da un cartello esplicativo, che guida i visitatori attraverso temi mitologici e mosaici geometrici.
Casa di Aion
La Casa di Aion (Eone), comprende un gruppo di mosaici coperti che appartenevano a un edificio di fronte alla villa del proconsole romano. Gli scavi sono ancora in corso, ma una delle pareti dell’edificio è stata restaurata, con una nicchia che probabilmente ospitava una statua. La stanza principale, usata come sala di accoglienza e pranzo, misura 9×7,5 metri ed è decorata con mosaici mitologici, mentre le altre stanze presentano mosaici geometrici. Le pareti erano affrescate, alcuni dei quali sono ora esposti al Museo Archeologico di Pafos.
I mosaici, realizzati con tessere di 2-5 mm, rappresentano scene mitologiche, con particolare attenzione ai dettagli e alle sfumature dei volti. Tra le raffigurazioni più importanti troviamo l’Epifania di Dioniso, raffigurato in modo simile a Cristo nell’iconografia bizantina, con una rappresentazione del dio come simbolo di saggezza. Altre scene includono l’incontro tra Leda e Zeus in forma di cigno e un concorso di bellezza tra Cassiopea e le Nereidi, giudicato dal dio Eone, da cui la casa prende il nome.
Degna di nota è anche la punizione di Marsia da parte di Apollo, e il Trionfo di Dioniso, rappresentato come una processione religiosa piuttosto che un corteo festivo. Questi mosaici, datati al IV sec. d.C., riflettono il periodo di transizione tra la vecchia religione idolatra e la crescente diffusione del Cristianesimo a Cipro, simbolizzando la rivalità tra le vecchie e nuove credenze.
Il mosaico di Achille
Il Mosaico di Achille si trova nella sala principale del palazzo, uno dei must see tra le cose da vedere a Paphos e dintorni. Achille, figlio di Peleo e della ninfa Teti, fu immerso dalla madre nelle acque dello Stige per renderlo immortale, ma il suo tallone, da cui Teti lo teneva, rimase vulnerabile. Durante la guerra di Troia, Achille morì a causa di una ferita proprio in quel punto. Nel mosaico, vediamo una scena della sua nascita: Teti è sdraiata al centro, Peleo siede alla sua sinistra, e una nutrice tiene Achille pronto per il suo primo bagno. Dietro Peleo, sono raffigurate le tre Moire, Cloto, Atropo e Lachesi.
Casa di Teseo
La Casa di Teseo, un grande edificio dalle caratteristiche di un palazzo reale, probabilmente fu residenza del proconsole romano di Cipro. Costruita nel III secolo d.C. e ricostruita dopo i terremoti del IV secolo, la villa fu abbandonata nel VII secolo durante le invasioni arabe. L’edificio, il più grande di Cipro romana, ha oltre 100 stanze disposte attorno a un atrio centrale, con diverse aree dedicate a funzioni residenziali, pubbliche e amministrative.
Tra le rovine si trovano anche i resti dei bagni, con stanze decorate da mosaici, affreschi e rivestimenti marmorei. Il percorso non era lineare e includeva aree per bagni caldi e freddi, spogliatoi e spazi per oli profumati. Una delle opere più significative è il mosaico che rappresenta Teseo che uccide il Minotauro, circondato da figure mitologiche come Arianna e la personificazione del Labirinto. Questo mosaico, risalente al III secolo d.C. e restaurato nel IV secolo, narra la leggenda di Teseo, eroe di Atene, che uccide il Minotauro per liberare la sua città dal tributo imposto da Minosse, re di Creta.
Casa di Orfeo
Poco distante dalla villa di Teseo, camminando verso il mare, si trova la Casa di Orfeo, una residenza con un’architettura simile a quella della Casa di Dioniso, caratterizzata da un atrio centrale e diverse stanze intorno, alcune delle quali dotate di mosaici pavimentali. Costruita alla fine del II sec. d.C., la casa ha subito gravi danni per l’asportazione dei materiali. Restano alcune pareti e frammenti di affreschi che testimoniano la ricchezza decorativa originaria che vi consiglio di non perdere tra le cose da vedere a Paphos e dintorni.
Tra le stanze scoperte, tre presentano pavimenti a mosaico, tra cui uno raffigurante Ercole con il leone di Nemea, e un altro un’Amazzone con il suo cavallo. Entrambi i mosaici rappresentano figure della mitologia greca, collegando le dodici fatiche di Ercole con la leggenda delle Amazzoni. Il mosaico più celebre è quello di Orfeo che suona la lira circondato da belve incantate dalla sua musica, da cui la casa prende il nome.
Casa di Dioniso
Scoperta negli anni ’60, la Casa di Dioniso era una villa romana di lusso, risalente al II secolo d.C. I suoi pavimenti interamente ricoperti da mosaici policromi la rendono unica. Questi mosaici sono considerati tra i più belli e meglio conservati dell’epoca romana. I mosaici sono realizzati con tessere di vetro colorato e pietra, incollate su una base di malta. I soggetti rappresentati sono molteplici: scene mitologiche (come il ratto di Europa o Dioniso bambino allattato da una capra), animali (leoni, pavoni, pesci), figure geometriche e motivi floreali. Dioniso, dio del vino, dell’ebbrezza e della fertilità, è una figura ricorrente nei mosaici della casa. La sua presenza simboleggia la gioia di vivere, la festa e la celebrazione della vita.
Odeon e Agorà
Si prosegue poi velocemente per la visita della grande agorà e del teatro Odeon, entrambi all’aperto e recentemente restaurati, per poi terminare con i resti della piccola chiesa della Panagia Chrysopolitissa. Fondata nel IV secolo d.C. e ricostruita in stile romanico medievale durante il periodo crociato, quando Paphos era una sede episcopale latina sotto l’Arcidiocesi di Nicosia. La presenza occidentale a Cipro terminò nel 1571 con la conquista ottomana, durante la quale molte chiese cattoliche furono convertite in moschee, distrutte o destinate ad altri usi. Ad una delle sue colonne, secondo la tradizione, pare fosse stato legato san Paolo per essere flagellato.
La fortezza di Paphos
Prima di spostarci fuori città per visitare le Tombe de Re, la nostra ultima sosta è alla fortezza di Paphos. Situata sul lungomare e di libero accesso permette, con l’acquisto del biglietto, di salire ed ammirare il panorama dall’alto. Noi l’abbiamo vista solo da fuori perché era davvero caldissimo quel giorno ma abbiamo apprezzato il lungomare con una granita in mano!
Originariamente costruita dai Bizantini per proteggere il porto dai pirati, l’attuale struttura risale all’epoca dei Lusignano nel XIII secolo. Fu poi ricostruita dagli Ottomani nel XVI secolo dopo essere stata distrutta dai Veneziani. La fortezza, con la sua imponente struttura in pietra, è caratterizzata da una pianta rettangolare e una robusta torre centrale che serviva sia come punto di avvistamento che come rifugio militare. Nel corso dei secoli, la fortezza ha avuto diverse funzioni: oltre a essere un bastione difensivo, è stata utilizzata come prigione e persino come deposito per sale durante il periodo ottomano. Oggi, la Fortezza di Paphos è un popolare sito turistico, particolarmente suggestivo durante il tramonto, quando le sue mura si tingono di colori caldi riflessi dal mare. È anche lo sfondo per eventi culturali e festival che animano la città durante l’anno, rendendola una tappa obbligata per chi visita Paphos.
Le tombe dei re
Tra le cose da vedere a Paphos e dintorni vi consiglio anche le Tombe dei Re. Per visitarle dovrete spostarvi in auto a circa 2 km dal centro. Troverete un altro grande parcheggio per mettere l’auto e incamminarvi verso la necropoli. Nonostante il nome, nessun sovrano fu sepolto qui; si tratta infatti di una vasta necropoli dall’aspetto imponente, con tombe scavate nella roccia, colonne, cortili e peristili in stile funerario alessandrino. Le tombe furono destinate a nobili e alti funzionari che venivano sepolti insieme ai loro familiari. Gli scavi sono ancora in corso.
Cosa vedere nei dintorni di Paphos
Se avete un weekend a disposizione e dovete decidere cosa vedere a Paphos e dintorni il mio consiglio è: organizzatevi bene con i tempi e prenotate gli ingressi che vi interessano in anticipo. Cercate di dedicare almeno una giornata piena alle spiagge e scegliere una delle escursioni nei dintorni. Tra le mie preferite vi consiglio:
- Il Parco Nazionale di Akamas con i suoi sentieri escursionistici, le spiagge nascoste e la celebre Avakas Gorge.
- La visita al Monastero di Ayios Neophytos, un luogo di culto immerso nella natura.
- La gita alla laguna blu di cui vi ho parlato prima, per vedere le tartarughe (in estate).
- un tour dei monti del Troodos se siete amanti dei sentieri escursionistici e del vino.
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