Settembre è il mese ideale per assaggiare l’uva e proporla nei piatti autunnali per le sue proprietà per il nostro benessere, non dobbiamo dimenticarci però le controindicazioni di questo frutto che non sono da sottovalutare. Vi lascio come sempre una ricetta per poterla far piacere anche ai bambini.
Il frutto della vite: l’uva
L’uva è un frutto conosciuto fin dall’antichità, sia per produrre il vino sia come frutto dolce e zuccherino.
Botanica della pianta della Vite
Il chicco d’uva è, dal punto di vista botanico, un’infruttescenza. Si raggruppa nel grappolo che è composto dal raspo e dagli acini (chicchi) che possono essere chiari o violacei. Al loro interno troviamo i semi, detti vinaccioli.
La pianta dell’uva, Vitis vinifera è originaria dell’Europa e dell’Asia Occidentale dove viene coltivata per la produzione del vino. Un’altra specie importante è la Vitis labrusca, di provenienza americana e usata per lo più per la produzione di uva da tavola.
Cosa si ricava dalla pianta dell’uva
L’uva, oltre che per il consumo come frutta fresca, viene utilizzata in maggioranza per la produzione del vino. L’uva da tavola senza semi viene essiccata e usata per produrre l‘uva passa da utilizzare in pasticceria. Dai vinaccioli si ottiene un olio utilizzato per lo più per le fritture ed in cosmesi come emolliente ed antiossidante per il suo contenuto in acido linoleico.
Proprietà dell’uva e controindicazioni
L’uva ha moltissime proprietà in virtù dei suoi tanti componenti: zuccheri, fibre, proteine e grassi. ma anche alcune controindicazioni. Si sente ormai sempre più parlare delle virtù antiossidanti di questa pianta che aiutano più organi del nostro organismo.
Come frutto è dissetante e purificante grazie ai suoi sali minerali, ed energetica grazie agli zuccheri ed alla vitamina C. Ma vediamo ogni parte della pianta:
- Foglia: contiene antociani con proprietà rinforzanti sulle pareti dei capillari e delle vene e proantocianidine utili all’abbassamento della pressione arteriosa e alla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo. Questi componenti aiutano anche la vista e la prevenzione di patologie a carattere cronico-degenerativo
- Olio di Vinaccioli: è ricco in grassi polinsaturi ed ha una azione blandamente lassativa e riducente del colesterolo. Insieme alla foglia stabilizza elastina e collagene a livello cutaneo. Le Proantocianidine sono contenute soprattutto nei semi dell’uva purpurea: queste esercitano proprietà fortemente antiossidanti, utili come coadiuvante delle terapie chemio nei malati di cancro.
- Radici: sono la parte della pianta più ricca in Resveratrolo, utile nelle malattie cardiovascolari perché migliora la fluidità del sangue, diminuendo pertanto il rischio di eventuale aggregazione piastrinica. Inoltre, il resveratrolo dell’uva esercita proprietà antinfiammatorie ed ipocolesterolemizzanti.
- Frutto: a seconda della varietà è più o meno ricco di polifenoli, composti che mantengono elastica la pelle. I sali minerali aiutano la digestione e sono leggermente diuretici. Le vitamine toniche e antiossidanti. [Dizionario ragionato di erboristerie e di fitoterapia, di A. Bruni, M. Nicoletti e da Dizionario di fitoterapia e di piante medicinali, di E. Campanini]
Ultimi studi scientifici
Nel 2021 è partito uno studio sul Resveratrolo e sulla capacità di inibire il Corona virus basandosi su un precedente studio scientifico che avvalorava la sua capacità di difesa nei confronti di altri virus [“Suppression of Poxvirus Replication by Resveratrol” pubblicato nella rivista Frontiers in Microbiology del 2017.] ma anche sul fatto che è stato confermato in vitro l’effetto inibitore sulle malattie respiratorie provocate dal MERS CoV, un coronavirus identificato in Arabia Saudita nel 2012. [BMC Infectious diseases “Effective inhibition of MERS-Cov infection by resveratrol”]
Al di là degli studi in corso ci sono evidenze scientifiche sul fatto che l’assunzione di un bicchiere al giorno di vino rosso diminuisce l’aggregazione piastrinica, stabilizza il plasma, riduce il colesterolo grazie ai polifenoli presenti che assieme ai flavonoidi proteggono dall’ossidazione. Tutto ciò è dimostrato dal classico Paradosso francese che ci dimostra come i francesi, grandi consumatori di formaggi grassi, abbiano un indice molto basso di malattie cardiovascolari…perché li accompagnano al vino rosso!
Controindicazioni
Oltre alle proprietà, l’uva ha anche alcune controindicazioni dovute principalmente al suo contenuto in zucchero. Per questo è sconsigliata a chi soffre di diabete ed altre patologi e legate all’assorbimento dello zucchero. Allo stesso tempo è ricca di fibra e la sua buccia può essere aggressiva per chi soffre di colite o patologie intestinali.
Ricetta del pane all’uva fragola
Ingredienti:
Il pane all’uva fragola è una delle mie merende preferite! Ed ogni autunno non vedo l’ora di prepararlo! L’uva fragola è dolce e profumata ed ha la buccia sottile che non infastidisce la masticazione ne pane nemmeno ai bambini più piccoli. E’ un pane con la crosta croccante ma dall’interno soffice e super profumato!
- 300 gr farina manitoba
- 200 gr farina semintegrale
- 300 ml latte vegetale
- 2 cucchiai di zucchero
- 1/2 cubetto lievito di birra fresco o 1/2 bustina disidratato
- 400 gr di uva fragola
Procedimento
Unite le farine in una ciotola con lo zucchero. Usiamo la Manitoba per dare maggiore elasticità all’impasto ma se volete usare la farina semi-integrale potrete usare la dosa intera di quest’ultima. Se usate il lievito secco unitelo alle farine, altrimenti sciogliete il cubetto in un po’ di latte tiepido ed iniziate ad impastare. Quando l’impasto sarà ben amalgamato unite l’uva, precedentemente sciacquata ed asciugata bene. Formate già i pezzi di pane, potete farli piccoli tipo panino oppure inserirlo in uno stampo da plumcake.
Lievitate per almeno 2-3 ore ed inserite a forno ben caldo a 180° per circa 30 /40 minuti. Il pane sarà croccante ma dolce anche senza l’uso dello zucchero.
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