Una giornata con il FAI, fondo ambiente italiano, alla scoperta della laguna di Santa Gilla e delle sue saline storiche.
Alle porte di Cagliari sorge una laguna dove mare, sole e vento creano uno dei beni più preziosi per l’uomo: il sale.

Il sale è sempre stato protagonista della nostra vita. Già dai tempi dei romani veniva usato per pagare gli schiavi, da qui il nome Salario, ma anche in tempi più recenti la parola Salus-salute- rimanda ai bagni salati che si fanno per riequilibrare il pH cutaneo ed ottenere benefici tangibili sulla pelle.
Le saline Conti Vecchi: un po’ di storia
L’ingegner Conti Vecchi in età avanzata e dopo aver partecipato ad una guerra mondiale, rientrò in Sardegna e decise di bonificare l’area da sempre paludosa vicino alla città di Cagliari.
La malaria era una delle piaghe che affliggeva l’isola da tempo e la sua lungimirante impresa riuscì nello scopo di sradicare la malattia e dare futuro ad una generazione di popolazione afflitta da fame e povertà.
Luigi progettò un piano di risanamento ambientale che potesse dare beneficio e lavoro ai giovani, utilizzando un bene di cui la Sardegna era ricca: l’acqua di mare.

Le saline furono costruite nel 1929 nella laguna di Santa Gilla e sono tutt’ora funzionanti.
La sua visione d’insieme permise di convogliare mare, sole e vento in perfetta sinergia, producendo montagne e montagne di sale.
La società che gestisce le saline ora è una consociata di Eni, ma è il Fai, fondo ambiente italiano che gestisce il viaggio alla scoperta delle saline.

Un vero viaggio, che porta alla Laguna di Santa Gilla, ai suoi fenicotteri, uccelli migratori e tutta la flora e la fauna protetta che popola la salina.
Le saline Conti Vecchi: la visita
Nel nostro itinerario in Sardegna alla scoperta di Capoterra, abbiamo visitato le saline Conti Vecchi con il FAI.
La nostra visita comincia esplorando i vecchi capannoni del 1930 dove schedari e contabilità sono ancora presenti sugli scaffali degli uffici ed i macchinari sono fermi nelle sale.

Assistiamo alla visione di un filmato che racconta l’impresa dell’ingegner Conti Vecchi e la storia della creazione della salina, un filmato che ci immerge completamente nella storia e nel funzionamento delle Saline.

La bonifica delle aree, le vasche e i primi sistemi meccanizzati per il trasporto del sale sono le cose che ci rimangono più impresse.

Un trenino ci porta poi tra le zone della laguna mostrandoci le vasche salanti che cambiano colore ad ogni stagione ed ospitano i meravigliosi fenicotteri.
Lo sapete perchè i fenicotteri sono rosa?
Una curiosità…lo sapete perchè le loro piume si colorano di rosa più o meno intensamente?

I fenicotteri mangiano un crostaceo particolare l’artemia salina, che a sua volta si nutre di un’alga dal pigmento rosso, la dunaliella salina.
E’ una catena alimentare che colora il piumaggio dei famosi Flamingos, da sempre ammirati nel loro ambiente lagunare.

Un must della visita?
Giocare con il sale ovviamente! Salire sulle montagne di fiocchi e cristalli e toccare con mano consistenza e purezza farà sicuramente divertire i più piccoli!
Noi purtroppo non abbiamo potuto farlo perchè in quel momento è venuto giù i diluvio universale!!!!! Ma ci siamo riproposti di tornare con il folletto al più presto!
Le saline Conti Vecchi: Patrimonio del Fai
Il Fai è una fondazione senza scopo di lucro che si propone di valorizzare arte e natura paesaggistica in Italia.
Le sue mille iniziative in tutta la penisola sono organizzate per raccogliere fondi che servono poi per ristrutturare, conservare e promuovere aree che altrimenti sarebbero abbandonate o dismesse.
Potete unirvi al Fai con una semplice donazione che vi permetterà di accedere gratuitamente a tantissimi luoghi in Italia! Trovate tutti i luoghi protetti dal Fai in questa pagina, così vi potete fare un’idea di tutto quello che non potete perdervi!
Ad esempio vicino a noi, in Trentino c’è il Castello di Avio dove vi abbiamo portato per un bellissimo pic-nic, sul lago di Como trovate Villa del Balbianello che ha ospitato un matrimonio suggestivo che vi racconta Famigliaesploramondo, infine vi nomino l’ Abbazia di San Fruttuoso che vi racconta Zucchero e valigia, ma sono solo alcuni dei luoghi imperdibili del FAI.
Le saline Conti Vecchi: info utili
La visita dura circa 2 ore ed include un tour libero all’interno dei luoghi storici della salina ed un tour guidato con un trenino attraverso le vasche e la laguna.
La prenotazione è consigliata. Il trenino parte ad orari stabiliti.
Gli orari di apertura dal martedì alla domenica sono:
- dal 1 marzo al 31 maggio e dal 1 settembre al 31 ottobre: 10-18
- dal 1 giugno al 31 agosto: 9,30-13,30 e 16,30-20,30
- dal 1 novembre al 6 gennaio: 10-17
I prezzi d’ingresso sono:
- Adulti: 10 euro
- Bambini 6-18 anni: 4 euro (under 5 gratuiti)
- Tariffa famiglia 2 adulti e 2 bambini: 25 euro
Ringraziamenti speciali
Articolo scritto dopo il blogtour #travelexperience Capoterra Turismo, evento patrocinato dal Comune organizzato in collaborazione con il
CEAS Capoterra Laguna di Santa Gilla – Centro di Educazione Ambientale, Saline Contivecchi, Piscedda Turismo, Trip Sardinia, Cantine Antigori, i gruppi folk Sa Scabitzada e S’Attobiu, Panificio Pireddu, azienda agricola Plan’e Mesu, Centro Velico stabilimento balneare Cayo Loco, e Sardinia Dream Tour , Hotel Santa Gilla.
24 Comments
Cla
Una bellissima esperienza sicuramente. Ho visto le saline in altre località, ma queste mai! E i fenicotteri quanto sono belli!
Cristina
Sì davvero!
iiiii
e vero sono bellisime
Annalisa
Che meraviglia!! Non siamo mai stati in Sardegna, ma mi piacerebbe molto visitare questa salina. Per ora ne abbiamo vista solo una, in Francia, ad Aigues Mortes. I paesaggi sono molto simili. Ma l’aria sicuramente è diversa!!
Cristina
Quelle della Camargue sono molto belle!
Cristiana Franzini
Bellissimo! Ne ho sentito parlare ma non ci sono stata… In compenso ho visto quelle di Cervia, i paesaggi sono simili, compresi i fenicotteri. Sono ambienti davvero particolari… Quest’ estate dovremmo invece vedere le Saline della Camargue
Cristina
Quelle della Camargue sono molto belle!
Katja
Ma che meraviglia! Questa si che è una bella visita interessante ma non sapevo di trovare delle saline anche in Sardegna: avevo sentito parlarne in Sicilia e in Romagna, questa mi mancava. La visita alla salina Conti Vecchi è un bel tuffo nel passato e nella storia, bel tour davvero. E io adoro i fenicotteri: mi piacerebbe molto vederli di persona.
Cristina
Sono davvero splendidi visti a pochi passi!
Sara Chandana
Che bel post, ricco di chicche e curiosità. Ho scoperto, tra le varie informazioni, perché il salario si chiama così e perché i fenicotteri, che adoro, sono rosa. E poi molto meglio di quelli (poveri) con le ali pinzate di Aruba.
Cristina
Grazie Sara! Sai che Aruba è uno dei miei sogni?
Simona
Ho letto tante cose sui fenicotteri ma non conoscevo le origini del loro colore risa. Le saline sono da visitare insieme alla spiaggia del Poetto. Posti da favola!
Cristina
Ecco la spiaggia del Poetto me la sono persa! Prossima volta!
Veronica | Lost Wanderer
Due dei miei più cari amici sono Sardi e mi avevano parlato delle vostre saline, più ne guardo le foto, più le trovo molto simili a quelle della mia Sicilia.
Cristina
Quelle siciliane non le ho mai viste! Ci sono i fenicotteri?
Massimo
Grazie delle Informazioni. Essendo della Sardegna è una tappa che farò di sicuro. A dir la verità non ho mai pensato di visitarla da vicino e non pensavo che si potesse. Grazie ancora.
Cristina
Merita una visita Massimo!
Chiara
Sono sempre stata affascinata dalle saline! Ho trovato il tuo articolo molto interessante, con informazioni e curiosità originali!
Cristina
grazie!
Cristina Giordano
Che esperienza fantastica e non sapevo dei fenicotteri rosa che hanno il colore rosa causa un cibo che mangiano
Raffi
Sono stata a visitare delle saline in Sicilia che avevo 15 anni. Non mi dispiacerebbe ripetere l’esperienza. Soprattutto se sono storiche come queste.
julia
Deve essere stata proprio una magnifica esperienza, ho visitato delle saline in passato ma non in Sardegna sicuramente mi piacerebbe portarci i bambini perché è un’esperienza davvero interessante
Cristina
Certo! Ne vale la pena!