Domenica è tempo di gite…ed il monte Pasubio offre davvero moltissimi percorsi da fare in famiglia, oggi vi portiamo sull’orrido di Brazzavalle con la sua cascata. Percorriamo un itinerario circolare della lunghezza di circa 10 km (3 ore) con parte in piano e parte in salita, che ci permette di addentrarci nella natura ma anche di visitare l’Ossario storico del Pasubio, mangiare delle specialità e vedere una delle cascate più scenografiche della zona.

Pronti a venire con noi? Ecco la mappa del percorso!

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La cascata Brazzavalle sul Pasubio, un cubo di cristallo sull’orrido

Questa cascata è diventata una meta instagrammabile per la sua passerella in acciaio e vetro che consente di sporgersi sull’orrido e vedere il flusso d’acqua che scroscia sotto i piedi. Una cascata che parte dalla parete e scende a valle ma che può essere vista bene solo da questo punto.

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Come arrivare alla cascata di Brezzavalle sul Pasubio

Impostate la destinazione sul navigatore su Rifugio Balasso. Proprio di fronte troverete un grande parcheggio dove lasciare l’auto. Ricordatevi che i parcheggi qui sono a pagamento e costano attualmente dai 3 ai 6 euro al giorno oppure un tot all’ora…abbastanza cari quindi! E vi esorto a portare la moneta con voi perché non accettano contante né pos o app. Se pensate di cavarvela perché tanto siete in montagna e la polizia non arriva…vi assicuro che la municipale passa sempre! Soprattutto di sabato e domenica! Quindi occhio alle multe!

Il sentiero per la cascata di Brazzavalle sul Pasubio

Di fronte al parcheggio troverete l’inizio del sentiero sterrato con una mappa e le indicazioni per il sentiero circolare. La cascata in realtà, è una deviazione sul percorso ad anello che richiede circa mezz’ora in andata e ritorno. C’é chi decide di andare a Brazzavalle e rientrare pranzando al rifugio e se avete bambini piccoli questa è l’opzione più valida.

La strada verso la cascata è molto ripida. In alcuni punti ci sono delle corde per tenersi e non scivolare. Nulla di ché, assolutamente fattibile da tutti, con qualche attenzione. La vista appena arrivati però ripaga tutti, piccoli e grandi!

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L’itinerario all’Ossario del Pasubio

Dopo la risalita verso Malga Prà si attraversano dei laghetti azzurri di montagna e comincia la salita verso la cima. Il percorso dura un’oretta buona (dipende poi dal passo!) ed è tutto in salita. Fattibile anche con i bambini ma devono essere allenati! Altrimenti vi conviene prendere nuovamente l’auto e salire fino all’ossario. Di sicuro però vi perdete il paesaggio stupendo di montagna, le foglie e gli alberi ed anche le caprette che ci sono lungo il percorso!

L’Ossario del Pasubio

Sia che siate appassionati di Grande Guerra sia che non lo siate, l’Ossario è un monumento ai caduti che va visitato assolutamente. Non solo per la storia che racchiude ma anche solo per l’atmosfera che si respira. Questo ossario fu completato nel 1926 e fu uno dei primi della provincia di Vicenza per deporre le salme dei caduti della battaglia di Caporetto.

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Domina la Val Leogra e si trova a circa 2 km da Pian delle Fugazze, posto dove far base parcheggio per molti itinerari qui in Pasubio. L’ossario, si compone di una torre con basamento in cui troviamo una cripta centrale e due gallerie concentriche. Nella cripta sono raccolti i resti di 70 decorati al valore militare ed è tumulata la salma del Generale Pecori Giraldi. Un’ampia gradinata conduce ad una terrazza che circonda la torre da dove si può godere di uno stupendo panorama di tutta la vallata sottostante. Un luogo che ha fatto la storia e che vi consigliamo di visitare, anche se stanchi dalla salita!

Dove fermarsi per una sosta: Malga Cornetto

Scendendo verso Pian delle Fugazze, troverete la Malga Cornetto ad aspettarvi con i suoi piatti prelibati! E direi che dopo una bella camminata sono l’ideale! Noi ci siamo rifocillati con zuppa per me e spezzatino con polenta per loro!

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La discesa verso il parcheggio

Da qui il percorso è tutto in discesa. Dovete star attenti a prendere il sentiero tra i boschi di fronte a Malga Cornetto, altrimenti scendete per la strada asfaltata ma incontrerete sicuramente qualche auto. Lungo la discesa c’é anche il Giardino Botanico San Marco, aperto solo in estate, con le piante ed i fiori tipici di queste zone montane. Sicuramente torneremo per una prossima visita!

La nostra passeggiata termina con un caffè al Rifugio Balasso ed il nostro conta passi che segna all’incirca 10 km fatti!

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Info utili sul percorso

  • Il percorso è adatto a tutti ma non si accede con il passeggino. Se avete bambini piccoli vi consigliamo lo zaino. La salita all’Ossario è ripida ma non così impegnativa, sicuramente da non fare se non siete allenati e con bambini non abituati a camminare, sarebbe una tortura per tutti!
  • Scarpe da trekking obbligatorie, soprattutto per la cascata. Con le suole delle scarpe da ginnastica scivolate!
  • I parcheggi sono a pagamento ( quello del rifugio Balasso costa 3 euro al giorno) e se pensate che i vigili non passino in montagna…vi sbagliate! Abbiamo visto multe a più non posso!
  • Prenotate il pranzo in rifugio soprattutto di sabato e domenica perché l’affollamento è tanto e portatevi via i contanti, non accettano il bancomat!

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3 Comments

  • Nadia
    Posted 08/12/2020

    Passeggiata affascinante per la cascata, golosa per il pranzo in rifugio e anche storica per la tappa all’Ossario. E’ difficile riunire cultura e divertimento in un’unica uscita ma in questo caso è facile e fattibile.

  • Stefano Ragazzi Vicenza
    Posted 02/05/2021

    In data odierna effettuata escursione a/r sino alla passerella sulla cascata.Bel contesto naturale ed affascinante.Purtroppo segnalo tratto di avvicinamento in discesa verso passerella,in stato di degrado,con corde allentate,di cui una rotta ed unita con nodo.Scalini un po’ dissestati ,malfermi sono alcuni pali segnavia.Ramaglie di varia taglia disseminate sul percorso.Non sarebbe male,almeno piccola panca,anche rustica per potersi fermare qualche istante.Senz’altro migliorabile nel prossimo futuro,considerando che le visite aumenteranno sempre più con l’arrivo della bella stagione.

    • Cristina
      Posted 02/05/2021

      Grazie della segnalazione Stefano! Speriamo che qualcuno se ne prenda cura al più presto e che si possa ripercorrere il sentiero in sicurezza!

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