Il 2 e 3 ottobre ho avuto il piacere di partecipare a BlogInBo, un Educ Tour insolito che mi ha portato alla scoperta delle meraviglie artistiche e delle eccellenze enogastronomiche di Bologna e provincia. Dalle Tagliatelle al Ragù nel Ghetto Ebraico al Tagliere dei Salsamentari De.Co. nel suggestivo borgo medievale di Dozza, fino ai Tortellini di Tortellini.bo, ho avuto modo di esplorare il meglio della tradizione bolognese.

L’evento, promosso da Confesercenti Bologna con il supporto della Città Metropolitana di Bologna, aveva l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso i social media. Insieme a me, sette tra blogger e influencer provenienti da tutta Italia hanno partecipato a questo viaggio tra cultura e sapori locali. Tra i momenti più speciali, la presentazione della Tagliatella al Ragù al Ristorante Corbezzoli e la lezione sui tortellini fatti a mano con Lucia Antonelli, la “Regina del Tortellino”. Un’esperienza che mi ha permesso di scoprire e raccontare una Bologna che va oltre la sua storia, esaltando la sua cucina e la sua ospitalità.

Arrivo a Bologna

Sono arrivata a Bologna da Vicenza, affrontando un viaggio in auto sotto una pioggia incessante. Fortunatamente, all’arrivo mi hanno accolto solo delle nuvole e una temperatura gradevole. Dopo il check-in al Relais Bellaria, un elegante hotel 4 stelle a pochi minuti dal centro di Bologna, mi sono subito sentita a casa. L’hotel vanta un ampio parcheggio, perfetto per chi arriva in auto, e la mia camera era spaziosa, moderna e accogliente, con tutti i comfort necessari per un soggiorno rilassante. Immerso nel verde, il Relais Bellaria offre anche una piscina all’aperto e un ristorante raffinato, ideale per chi cerca tranquillità a breve distanza dalla città.

il relais Bellaria a Bologna

Dopo essermi sistemata, ci siamo diretti a tavola per iniziare la nostra prima esperienza gastronomica, pronti a scoprire le delizie culinarie che Bologna aveva in serbo per noi.

Gli apostoli della tagliatella

Al nostro arrivo al Ristorante Corbezzoli siamo stati accolti dagli Apostoli della Tagliatella, due dei dodici membri della confraternita che si occupa di preservare e promuovere il disciplinare della vera tagliatella bolognese. Questa confraternita è un gruppo di esperti e appassionati che si dedicano alla tutela della tradizione gastronomica di Bologna, assicurandosi che la preparazione della tagliatella e del ragù segua le regole autentiche tramandate nei secoli. Ci hanno spiegato come si realizza la tagliatella perfetta e quali sono i requisiti essenziali per il vero ragù alla bolognese. Dopo la spiegazione, abbiamo avuto il piacere di assaggiarla. Io ho optato per una versione vegetariana, con una deliziosa crema di asparagi, e devo dire che era semplicemente sublime.

Il pasto è poi proseguito con altre specialità preparate dallo chef Giuseppe Tarantino, segnalato dalla guida Michelin come uno dei migliori a Bologna. Ogni portata ha reso l’esperienza culinaria indimenticabile, confermando la fama di eccellenza del Ristorante Corbezzoli.

Bologna insolita

Via Piella e gli antichi portici

Il nostro tour insolito di Bologna con BloginBo insieme alla guida Valeria dell’associazione Guide d’arte che fa parte di Tour in Bo inizia da un luogo affascinante e nascosto: la finestrella di via Piella. Qui, tra le case della città, si apre una vista sorprendente sul canale delle Moline, uno dei pochi tratti ancora visibili dell’antica rete fluviale che attraversava Bologna. Ascoltiamo la storia del commercio fluviale, quando i canali erano l’anima pulsante della città, vitali per trasportare merci e alimentare i mulini. I canali, in passato, resero Bologna una delle città più dinamiche dell’Italia medievale.

La finestrella di via Piella e gli antichi portici UNESCO

Proseguiamo sotto gli antichi portici, un vero simbolo della città e oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO. I portici non sono solo un tratto distintivo del paesaggio urbano, ma anche una testimonianza storica unica. Risalenti al XII secolo, furono costruiti per ampliare lo spazio abitabile senza sacrificare i passaggi pubblici. Interessante è che alcuni dei portici originali in legno si trovano proprio nei pressi di via Piella, offrendo uno scorcio di com’era la città nel Medioevo.

Piazza Maggiore e dintorni

Il nostro tour insolito BloginBo ci porta poi alla Biblioteca Salaborsa, un altro gioiello bolognese con un passato intrigante. Prima di diventare una biblioteca moderna, l’edificio ospitava la Borsa Valori, cuore economico della città, e ancor prima, i giardini botanici. Passeggiare oggi tra i libri, circondati dall’eleganza architettonica, è come sfogliare le pagine della storia. E, sotto il pavimento in vetro della Salaborsa, si trova il Foro Romano sotterraneo, dove è possibile vedere i resti dell’antica città romana.

Arriviamo poi in Piazza Maggiore, il cuore pulsante di Bologna, dominata dalla magnifica Basilica di San Petronio. Accanto alla basilica si trovano altri monumenti iconici come il Palazzo del Podestà, il Palazzo d’Accursio e la Fontana del Nettuno, uno dei simboli della città.

Proseguendo, attraversiamo i Torresotti, le antiche porte che fungevano da accesso alla città medievale. Oltre a queste imponenti strutture, non possiamo non notare le famose torri di Bologna, un tempo circa 100, che punteggiavano lo skyline della città. Tra queste, le più celebri sono la Torre degli Asinelli e la Garisenda, che con le loro altezze mozzafiato sorvegliavano la città.

Il ghetto Ebraico

Infine, ci addentriamo nel Ghetto Ebraico di Bologna, un’area intrisa di storia e fascino. Prima di entrare, ci soffermiamo a osservare un palazzo decorato con iscrizioni in ebraico, testimonianza della ricca cultura ebraica che fiorì in questo quartiere. Il ghetto, istituito nel XVI secolo, è un intreccio di vicoli stretti e case che raccontano le vite e le storie della comunità ebraica che qui risiedeva fino alla sua emancipazione.

Cena con le specialità tipiche

Nel cuore del Ghetto Ebraico di Bologna ci siamo fermati per una pausa gustosa da InCantina, un locale speciale che fonde sapori e storia. Qui, Davide ci accoglie con il calore della sua passione e ci racconta la storia del suo locale. Con dedizione, ha acquistato lo spazio e lo ha trasformato in un ambiente vintage, recuperando antichi pezzi di mobilio e cimeli affascinanti come libri in edizioni storiche e vecchi dischi. La sua passione per la musica si respira nell’aria e trasporta i clienti in un’atmosfera d’altri tempi, dove ogni dettaglio racconta una storia.

La cucina è rigorosamente emiliano-romagnola, con eccellenze del territorio come formaggi e salumi di altissima qualità. Tra i piatti che abbiamo assaggiato, spicca la piadina spessa di Dozza, preparata con grani antichi, accompagnata da un calice di vino DOC. Ogni morso è un viaggio attraverso la tradizione enogastronomica locale, una vera celebrazione dei sapori autentici dell’Emilia-Romagna.

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Dopo questa pausa deliziosa, ci siamo spostati nel Quadrilatero per la cena, in un altro luogo iconico: la Salsamenteria 1861 di Simoni. Questo storico locale, gestito da una famiglia di salsamentari da generazioni, è una tappa imperdibile per chi visita Bologna. Qui, la tradizione dei salumi è una vera arte e i piatti serviti raccontano secoli di storia gastronomica.

Abbiamo avuto il piacere di degustare i famosi salumi di eccellenza, tra cui il salame rosa, un’antica ricetta considerata l’antenato della mitica mortadella. Le tigelle calde e le piadine accompagnavano perfettamente i vini che ci sono stati serviti con grande attenzione: Sangiovese e Pignoletto, selezionati con cura e raccontati con la stessa passione che traspare in ogni dettaglio del locale. Un’esperienza che esalta il meglio della tradizione bolognese, dove cibo e vino si incontrano in un’armonia perfetta.

Dozza ed i suoi murales

Il mattino successivo, il nostro tour insolito BlogInBo prosegue con la visita di uno dei borghi più suggestivi dell’Emilia-Romagna: Dozza. Situata sulle dolci colline bolognesi, questa cittadina medievale è famosa per la sua atmosfera senza tempo e per i suoi straordinari murales che colorano le facciate delle case. Passeggiare per le sue vie è come sfogliare le pagine di un libro d’arte a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia attraverso opere contemporanee che si fondono con l’antico.

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La Rocca

Il cuore di Dozza è la sua imponente Rocca Sforzesca, una fortezza perfettamente conservata che domina il borgo dall’alto. All’interno delle sue mura, la Rocca ospita un affascinante museo che ripercorre la storia del castello, ma la vera magia sta nelle sue sale affrescate, nei cortili e soprattutto nella Sala del Drago. Qui vive l’iconico Drago di Dozza, una scultura fantasy che rapisce l’immaginazione e che fa da protagonista durante gli eventi a tema fantasy che animano la Rocca durante l’anno. Questo luogo ospita infatti festival e rievocazioni che attirano appassionati di storie epiche e mondi fantastici da tutta Italia, rendendo Dozza un crocevia di cultura e immaginazione.

I murales

Ma non è tutto: i famosi murales di Dozza rappresentano un’attrazione imperdibile. Tra le opere più iconiche, vale la pena menzionare:

  • “L’Angelo di Dozza” di Giuliana Bonazza Via XX Settembre.
  • “Respiro marino” di Paolo Barbieri via Edmondo de Amicis.
  • “Koncept Dozza” detto il “francobollo” di Michal Strjecek in Piazza Giosuè Carducci.
  • Arcobaleno di Alfonso Frasnedi in via XX settembre.

e i lavori realizzati durante la Biennale del Muro Dipinto, un evento che trasforma il borgo in una galleria d’arte a cielo aperto.

Il nostro percorso enogastronomico nel tour insolito BloginBo si chiude nel cuore del borgo, presso la storica Osteria di Dozza. Qui abbiamo avuto l’opportunità di assaporare piatti della tradizione emiliana come i tortellini fatti a mano e la piadina spessa di Dozza, preparata con farine antiche, il tutto accompagnato da una selezione di formaggi tipici che abbiamo deciso di acquistare successivamente alla Bottega di Dozza, insieme a qualche bottiglia di vino DOC locale, per portare a casa un pezzo di questa straordinaria esperienza.

Alla scoperta del tortellino di Bologna

Uno dei momenti clou del nostro tour insolito BloginBo è stato senza dubbio il workshop dedicato alla preparazione dei tortellini. Sotto la guida esperta della chef Lucia Antonelli e grazie alla tecnologia innovativa di Tortellini.Bo, abbiamo avuto l’opportunità di impastare, stendere la sfoglia e creare i nostri tortellini seguendo la ricetta tradizionale. Un’esperienza unica che ci ha permesso di apprezzare ancora di più questo piatto iconico della cucina bolognese e di portarci a casa un ricordo indimenticabile.

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Tortellini.Bo è una start up innovativa che coniuga l’antico sapere del fare a mano i tortellini con la tecnologia: i loro macchinari infatti replicano il movimento di chiusura del tortellino con le mani e permettono di mantenere inalterato il sapore e la qualità del prodotto, che è poi destinato alla ristorazione di alto livello.

*articolo scritto per il Blogtour BloginBo patrocinato sa Iniziative Turistiche, Confesercentibologna, Bologna Welcome.

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