In occasione delle giornate FAI dautunno abbiamo scelto di scoprire cosa vedere a Recoaro Terme, in provincia di Vicenza. Una zona che già conosciamo bene per le tante passeggiate tra il gruppo del Carega ed il Pasubio ma che non avevamo mai visitato bene.

Recoaro Terme

Recoaro Terme si trova nell’alta Valle dell’Agno, ai piedi delle Piccole Dolomiti, in Veneto, in un ambiente naturale davvero incontaminato tanto da essere definito la “Conca di smeraldo”.

Da secoli le sue acque sono conosciute per il loro valore curativo ed hanno reso questo luogo uno dei centri turistici e termali più importanti d’ Italia attorno all’800. Ma ecco cosa vedere a Recoaro terme.

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Il centro cittadino

La cittadina è divisa in due parti: Recoaro Terme, dove attraverso una passeggiata storica si può riscoprire il fascino della Belle Époque e Recoaro Mille, la parte sopraelevata che si raggiunge in seggiovia, dalla quale partono innumerevoli sentieri che la rendono una delle mete più frequentate in estate per i trekking ed in inverno per le ciaspolate.

La zona termale rimane in paese ma comunque sopraelevata in zona collinare così da dominare tutta la vallata ed offrire uno splendido panorama. L’avevamo visitata durante una passeggiata invernale fino al sentiero Battisti.

Le terme di Recoaro

Arrivati in paese seguite le indicazioni per le terme che sono ben segnalate. Vi troverete a salire una piccola collina ed una strada tra gli alberi vi porterà al parcheggio gratuito dello stabilimento termale.

Villa Tonello Margherita

La prima cosa che noterete è il paesaggio che vi circonda. Tanto verde ed un’arietta frizzantina! Il tour parte dalla famosa Villa Tonello, costruita dall’architetto vicentino Caregaro-Negrin, lo stesso che nel 1846 restaurò la scena del bellissimo Teatro Olimpico di Vicenza. La villa è un raffinato esempio di architettura della fine ‘800, attualmente interamente ristrutturata. La regina Margherita soggiornò proprio qui durante le sue cure termali tanto che la villa ha preso il nome di Villa Margherita.

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Villa Tonello Margherita

Attualmente di proprietà della Regione, è chiusa al pubblico ed all’interno è in grave stato di abbandono. L’esterno in stile Liberty, mostra un corpo centrale a due piani con due torri laterali a pianta poligonale. La piccola scalinata porta ad una loggia ornata di fiori da cui si dice che la Regina amasse godersi il panorama sulla valle. Sul lato presenta delle nicchie con le statue celebrative del conte Lelio Piovene e del matematico Antonio Maria Lorgna, scopritori nel 1689 delle proprietà terapeutiche dell’acqua.

Le fonti termali

La passeggiata prosegue verso la grotta, anch’essa chiusa al pubblico, dove fu scoperta la prima fonte termale, il “grottino” delle fonti, da cui ancor oggi sgorgano le acque termali, direttamente dalla roccia della montagna.

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Il grottino delle fonti

Si arriva ad una piccola piazzetta in pieno sole, dove sorge il comprensorio termale moderno. Sulla destra, salendo la collina, troviamo l’antico ingresso con il salone dove si facevano le feste che oggi ospita un bar. Molti i cimeli dell’epoca esposti, tra cui una foto della Regina Margherita in visita.

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La visita della Regina

Sulla sinistra, invece, troviamo il complesso moderno dove tutt’ora è attivo l’impianto di mescita. Causa Covid-19 attualmente gli stabilimenti termali in Italia sono chiusi ma normalmente le cure idropiniche sono ancora funzionanti.

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Lo stabilimento moderno

Il comprensorio ha avuto fasi altalenanti, dai fasti dell’800 che lo hanno portato ad essere una delle stazioni termali più belle d’Italia, ai bombardamenti della guerra che lo hanno distrutto, per poi essere ricostruito.

All’interno del complesso c’è una mostra fotografica che racconta la storia del paese con foto e racconti. Un buon modo per scoprire come tanti personaggi famosi abbiano soggiornato qui. Il filosofo Nietzsche, il compositore Giuseppe Verdi e la Regina Margherita appunto.

Il bunker

Tra le cose da vedere a Recoaro Terme vi segnaliamo che scendendo dal complesso vi è una zona dedicata alle foto a muro della vita ottocentesca con gli sfarzi dell’epoca. Subito sotto un bunker della Grande Guerra. Gestito da una associazione, è visitabile con un piccolo contributo ed in perfetto stato di conservazione. Si racconta che qui venne decisa la fine della guerra e la resa della Germania nella stessa notte in cui Hitler si suicidò.

Le Prealpi vicentine sono ricche di trincee e camminamenti, caverne per le artiglierie e teleferiche, mulattiere e sentieri militari. Per gli amanti della storia sicuramente una tappa imperdibile anche solo per i tanti sentieri naturalistici dedicati alla guerra.

Sono esposti anche mezzi militari d’epoca e ci si può immergere nella storia con uno spettacolo in 3D. Noi non lo abbiamo visitato ma lo abbiamo messo in lista per una prossima visita. Se volete più informazioni le trovate qui.

Il centro del paese

Scendendo in centro paese, troverete un piccolo corso con i negozietti tipici che vendono le specialità locali e alcuni souvenir. Il centro è piccolo ma animato, anche se molti hotel hanno chiuso i battenti e sono in stato di rovina.

Il centro del paese si è sviluppato a partire dal 1850 grazie al turismo stagionale legato alle fonti termali, passando da località agricola a mèta preferita dall’alta borghesia dell’epoca. Dopo le due guerre mondiali e la crescente concorrenza di altre stazioni termali, il paese provò a rilanciarsi ma senza successo.

Pensare che una volta la borghesia e l’alta nobiltà si davano appuntamento qui per le vacanze fa pensare a quanto il paese sia cambiato negli anni. A testimonianza di questo però, rimangono superbe facciate della Belle Epoque ed in stile Liberty.

Cosa vedere a Recoaro Terme: vi segnaliamo la chiesa di Sant’Antonio abate che contiene preziose opere artistiche ed un presepe artigianale in esposizione che raffigura la vita dell’epoca di maggior affluenza al paese, il centro culturale Neri Pozza che contiene una collezione di marionette della Belle Epoque, una mostra di minerali del territorio ed un museo sulla vita del soldato nella grande guerra. Infine, il museo di impronte dei grandi della fisarmonica, un punto di vista diverso per un museo dallo stampo internazionale.

Attraversate il paese con gli occhi all’insù per godervi il massimo dell’architettura e dei disegni di palazzi ed hotel antichi che speriamo ritornino a splendere presto in questo paesino incantato nella conca d’oro.

L’acqua termale

Le acque delle sorgenti vengono utilizzate per cure idropiniche e bagni. In particolare:

  • l’acqua LORA viene usata per la prevenzione e la cura di alcune malattie delle vie urinarie (calcolosi e cistiti recidivanti), di malattie metaboliche e delle sindromi iperuricemiche;
  • l’acqua LELIA, ricca di ferro, in stati di convalescenza o comunque di debilitazione fisica con deficit di oligoelementi;
  • le acque LORGNA e AMARA per la loro ricchezza in minerali vengono usate per alcune affezioni dell’apparato digerente e delle ghiandole annesse (fegato e vie biliari, pancreas).

Per informazioni sull’accesso alle terme o sulle modalità delle cure casalinghe contattate il centro termale a questo link.

Informazioni utili

  • Le fonti termali sono aperte in occasione delle giornate FAI ma non abitualmente, mentre lo stabilimento attualmente è chiuso per covid.
  • Durante le domeniche primaverili ed autunnali la cittadina si anima con tanti eventi: figuranti in costume, auto d’epoca, mercatini e manifestazioni varie. Un modo in più per scoprirla meglio.
  • Recoaro è sede di una importantissima scuola alberghiera che ha dato istruzione a tantissime chef famosi tra cui Carlo Cracco.
  • Il piatto d’eccellenza della tradizione recoarese sono gli gnocchi con la fioreta, una ricotta liquida di primo affioramento che non potete perdervi!
  • Se volete organizzare una gita il sito dell’azienda turistica è qui.

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