In questi anni di pandemia globale l’ansia e lo stress sono aumentati a dismisura, facendoci cercare rimedi quanto più possibile naturali a questi disagi. L’olio essenziale di Lavanda è uno di questi; le sue proprietà ed i suoi usi sono davvero molteplici. Scopriamoli insieme!
Lavanda: cenni botanici
La pianta della Lavanda, Lavandula angustifolia, appartiene alla famiglia delle Lamiacee. Sono piante che possono essere sia annuali che perenni, a seconda della varietà, ma che hanno tutte la tipica infiorescenza a spiga con le foglie lanceolate opposte e fiori dal bianco al viola.
Una pianta tipicamente mediterranea, che fiorisce in estate e inebria con il suo profumo tutta la macchia. Il nome Lavanda o Lavandula, deriva dal fatto che queste specie erano molto utilizzate nell’antichità per detergere corpo e mani e per profumarsi.

Olio essenziale di Lavanda: composizione
L’olio essenziale di Lavanda si ottiene distillando in corrente di vapore i suoi fiori e le sue sommità. Un metodo di estrazione antico che oggi è stato reso industriale per poter usufruire in quantità maggiore di questo estratto.
Una delle caratteristiche di purezza è la sua trasparenza. Spesso purtroppo si trovano in commercio delle sofisticazioni, per cui sappiate che la prova per verificare se è davvero olio essenziale o essenza è metterne una goccia su di un fazzoletto in cotone. Non deve macchiare ma evaporare con il calore.

Ha un odore molto pungente ed aromatico. Se appunto è puro al 100% può essere ingerito in piccolissime dosi ed in modo opportuno, sotto consiglio di uno specialista del benessere.
L’olio è composto da una frazione terpenica tra cui ci sono il linalolo e l’acetato di linalile, oltre a piccole quantità di cineolo, canfora, limonene e lavandulolo.
Come sempre in botanica le proprietà della pianta vengono assegnate al componente principale e qui si tende a dare risalto alla maggioranza di linalolo e linalile nella formula, ma vi invito a prestare invece attenzione al fitocomplesso in toto perché spesso è la totalità della formula a fare la differenza e non i singoli componenti isolati!
Come scegliere l’olio essenziale di Lavanda?
La percentuale dei singoli componenti varia anche rispetto alla varietà coltivata. Alcune varietà contengono poco olio essenziale ma molto aromatico, altre ne contengono molto ma poco concentrato.
Ci sono alcune varietà che vengono ibridate proprio per ottenere un determinato tipo di olio essenziale. Vi capiterà di trovare nelle boccette comuni in erboristeria sia la Lavanda vera sia il Lavandino, ibrido della stessa pianta ma più economico in virtù del fatto che produce una maggiore quantità di olio essenziale. La principale differenza tra le due specie è data dalla resa in olio essenziale che per il Lavandino è fino a quattro volte superiore alla Lavanda e dalla qualità del prodotto, ritenuto di maggiore qualità organolettica nel caso della Lavanda vera.
Quali sono i benefici della Lavanda?
Le proprietà dell’olio essenziale di Lavanda sono moltissime e così anche i suoi usi. Di solito lo si consiglia solo per uso esterno perché i terpeni per uso interno possono essere irritanti ma, negli ultimi anni, sono stati molti gli studi condotti in vitro e in vivo per determinarne le potenziali proprietà terapeutiche dell’olio essenziale di Lavanda anche per via orale.
Ma vediamo nello specifico tutte le proprietà e gli usi dell’olio essenziale di Lavanda:
- Proprietà antinfiammatorie ed analgesiche
- Proprietà sedative ed ansiolitiche
- Proprietà antibatteriche e antifungine (acne e forfora)
- Proprietà antispastiche e carminative (coliche e disturbi gastrici)
Olio essenziale di Lavanda Controindicazioni
Nonostante ci sia una casistica di assunzione per bocca io vi indico che l’uso interno del prodotto è solitamente sconsigliato e, in qualsiasi caso, dovrebbe avvenire solo dopo aver chiesto il consiglio del proprio medico.
L’olio è, di solito, ben tollerato dalla maggior parte degli individui ma, come tutte le cose, può essere sensibilizzante per alcuni. Questo avviene per uso cutaneo, per cui può causare dermatiti ed irritazioni e per bocca forti nausee e dolori addominali.
L’assunzione orale del prodotto, invece, è assolutamente controindicata in gravidanza e durante l’allattamento.

Come si usa l’olio essenziale di Lavanda?
Per uso esterno di solito viene impiegato per:
- lenire il prurito delle punture di insetto (1 goccia applicata localmente)
- lenire sfoghi cutanei e dermatiti (alcune gocce mescolate a gel di aloe)
- massaggio riattivante sul cuoio capelluto per forfora secca e grassa (qualche goccia dopo lo shampoo)
- massaggio della pancia dei bambini (poche gocce in olio di mandorla)
- massaggio riattivante su zone dolenti come cervicale e lombare (qualche goccia all’interno di una crema base)
- bagno caldo per riattivare la muscolatura dolorante (ottimo dopo una camminata intensa)
- suffumigi per raffreddore e tosse (calma molto la tosse secca)
- aromaterapia per disinfettare l’ambiente
- aromaterapia per conciliare il sonno e distendere i nervi
- nei termosifoni per alleviare mal di testa, tensione nervosa, stress, insonnia
Per uso interno viene usato per:
- dolori mestruali
- antidepressivo ed antiansia
- decongestionante per sindromi da raffreddamento
- tende ad abbassare la pressione sanguigna dei soggetti ansiosi
- riduce i disturbi gastrici
Per uso interno non deve mai essere utilizzato puro ma sempre miscelato a olio o con miele o zucchero. Le quantità da assumere sono molto piccole (1-2 gocce), ricordatevi che è un rimedio da assumere sotto controllo di uno specialista del benessere che vi consiglierà al meglio come usufruire dei suoi benefici.
Ti potrebbe interessare anche:
- dove trovare la Lavanda in Veneto: il lavandeto di Arquà Petrarca
- viaggio in Provenza alla scoperta della Lavanda
Ci rivediamo al prossimo articolo! Ti è piaciuto questo post e lo hai trovato utile? Condividilo sui social e taggami! Se apprezzi i miei contenuti, iscriviti alla newsletter e vieni a trovarmi su Instagram e Facebook, ti leggo.