Reduci dal periodo di lockdown, rinunciamo ad esplorare mete lontane e scegliamo di vederne di vicine in chiave rivisitata. Oggi è la volta della nostra amata Venezia dove vi portiamo ad esplorare la street art.

La street art mi affascina da sempre. Amo girare per le vie delle città e vedere i muri colorati dagli artisti! Certo, ce ne sono con dipinti strutturati e dal senso etico ma anche con scritte e disegni che deturpano il paesaggio. Ma gli artisti si stanno evolvendo sempre più in questa forma di arte moderna e le stanno dando una connotazione che si ritroverà nei libri di storia dell’arte tra qualche anno, ne sono certa!

Dove trovare la street art a Venezia

Venezia è una città ricca di tesori artistici e sembrerebbe strano cercare questa forma d’arte ma, anche qui, si è diffusa la street art e trovarla nelle calli e nei vicoletti rende le opere ancora più affascinanti.

Inoltre Venezia è ricca di reperti storici inestimabili tra cui tantissime iscrizioni…una street art antica forse? Non lo so..ma sicuramente l’ho inserita nel nostro itinerario perché è bello coinvolgere anche più piccoli a caccia di scritte e disegni!

Ecco quindi un piccolo itinerario partendo dalla Stazione ferroviaria da fare rigorosamente a piedi! Siete pronti a camminare?

Banksy e il bambino con il salvagente

Partendo dalla stazione la nostra prima sosta è nei pressi di Campo Santa Margherita dove nel 2019 il celebre artista Banksy ha dipinto un muro che si affaccia sul canale.

Banksy lo avevamo visto in mostra a Ferrara quest’estate ma, vederlo dal vivo, è sempre una gran cosa!

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Qui viene ritratto un bambino con il salvagente e la torcia di segnalazione ad indicare la polemica sul discorso dei migranti. Sapete che da sempre le opere di Banksy si delineano sulla denuncia sociale per cui qui si evidenzia il tema del salvataggio dei bambini in un’Italia spesso criticata per le sue azioni umanitarie.

Il disegno lo trovate sul ponte mettendo sul navigatore: “Murales Banksy”.

Attraversiamo ponti, prospettive e scorci indimenticabili tra cui quelli della casa del celebre commediografo veneziano Carlo Goldoni ed arriviamo a Campo San Polo.

Le opere di Blub a Venezia

Durante la biennale del 2019 vengono chiamati alcuni famosi streetartist tra cui Blub per creare la prima mostra di street art in una galleria d’arte.

Nel mentre però si aggirano anche per calli e stradine tappezzando la città di graffiti e murales.

I pezzi disegnati da Blub in particolare entrano nel tema “L’arte sa nuotare” riferendosi al problema veneziano dell’acqua alta che invade sempre più edifici e luoghi storici.

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Purtroppo sia quest’opera che si trovava a Campo S. Polo sia quella in Calle Scimia sono state rovinate e poi asportate ma se cercate bene ne trovate alcune sui contatori nelle calli vicine.

Le altre opere sono quasi tutte alla Giudecca, posto che non siamo riusciti a visitare questa volta.

Proverbi in Naranzeria, San Polo

Andando verso Rialto passando dalle Fondamenta Vin Castello fino al Palazzo dei Camerlenghi, troverete incise sul muro delle scritte.

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Sono i proverbi delle fabriche vecie. Ce ne sono 4 …provate a cercarli!

Servivano da monito per rispettare le regole di buona condotta ed anche come norme di comportamento o rispetto religioso.

Attraversato il ponte di Rialto dirigetevi verso il Fondaco dei tedeschi per poi salire sulla Salizada San Giovanni Grisostomo.

Bronik e la su ragazza azzurra

Sul ponte alla fine della via in direzione San Marco (dopo il Burger King per capirci), troverete il disegno dell’artista peruviana Bronik.

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Un’artista a me cara perché vista più volte a Barcellona. Se non la conoscete ha un profilo instagram davvero stupendo con le sue forme colorate e le sue frasi ad effetto.

Qui la donna azzurra ha una gondola sulla schiena e il monito è “Women, you are art in all your shapes”

Campo SS Giovanni e Paolo e San Marco

Un altro pezzetto di strada ci porta in campo SS Giovanni e Paolo, dove sulla facciata della chiesa si trovano degli stani personaggi senza naso.

Mentre a San Marco camminando sotto le colonne della Biblioteca Marciana si possono vedere sulle colonne numerosi graffiti.

Il graffito più evidente è quello con il corno ducale e la scritta inneggiante al doge Giustiniani “W Marco Giustiniani”.

I leoni del Pireo dell’arsenale

Il nostro percorso termina all’Arsenale (zona per altro che adoro di Venezia) dove il leone ateniese fa la guardia all’ingresso dal 1600 ma ha iscrizioni vichinghe dell’anno 1000 che per anni sono rimaste un mistero.

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Il grande leone sulla sinistra fu portato qui dal Pireo nel 1687 ma solo poi ci si accorse delle iscrizioni. Le iscrizioni runiche riportano frasi di guerre e di conquiste e sono ancora abbastanza visibili.

Informazioni pratiche per questo itinerario

Questo itinerario si è svolto in un giorno con circa 10 km di cammino. Si sa Venezia è così …ma se avete bambini piccoli potete valutare di arrivare a piedi fino a San Marco e poi rientrare in vaporetto.

Durante il tragitto toccate i luoghi più famosi e belli di Venezia per cui potete aggiungere qualche visita o fermarvi sicuramente per un caffè in un Campo o solamente per far giocare i bambini.

Ogni giorno si aggiungono graffiti e posti nuovi per cui se ne avete segnalatemeli via mail così da aggiungerli all’articolo!

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